
Il Cattolicesimo è vero?
la demonstratio catholica
Table of Contents
introduzione
Che motivo abbiamo per credere che il Cattolicesimo sia il modo più autentico di aderire a Gesù Cristo? Vi è un motivo esistenziale: il cattolicesimo realizza l'umano più che le altre “confessioni” cristiane (essenzialmente protestantesimo e “ortodossia”). Ma a questa motivazione, che è qualcosa che ognuno è chiamato a verificare come decisivo nella sua vita, nella sua esperienza, è giusto che si affianchino anche delle motivazioni razionali.
Le quali si riconducono alla fedeltà al origini, al metodo delle origini. Che è l'incontro, umano, con la umanità eccezionale, trasfigurata, di Cristo, Uomo-Dio. E questo incontro rende chi ne partecipa in qualche modo partecipe della divino-umanità di Cristo.
Dunque sarà più vera quella “confessione” cristiana, quella “variante” di Cristianesimo che più permette questa partecipazione, e che, simmetricamente, meno è riconducibile a fattori meramente naturali, come lo è il condizionamento del potere politico, o quello del contesto nazionale, o come lo è una incapacità di vivere la vita di tutti in un modo diverso da come la vivono tutti, ad esempio inseguendo essenzialmente l'interesse egoistico.
per proseguire
📚 Bibliografia essenziale
Aurelio Agostino, De vera religione, 389, tr.it. La vera religione, Mursia, Milano 1987 (o
).
Luigi Giussani, Perché la Chiesa, Milano 19901, 20032(o
)[Giussani spiega perché è la Chiesa cattolica a custodire la verità integrale del Cristianesimo].
Jacques Maritain, De l'Eglise du Christ, Paris 1970, tr.it. La Chiesa di Cristo, , (o
).
Johann Adam Möhler, Die Einheit der Kirche. oder das Princip des Katholicismus, dargestellt im Geiste der drei ersten Jahrhunderte, Tübingen 1825, tr.it. L'unità nella Chiesa, Città nuova, Roma 1969 (o
).
Johann Adam Möhler, Symbolik. oder Darstellung der dogmatischen Gegensätze der Katholiken und Protestanten, nach ihren öffentlichen Bekenntnißschriften, Mainz 1832, tr.it. Simbolica, Jaca Book, Milano 1984 (o
).
- Blaise Pascal, Pensées, 1670 (postumo), tr.it. Pensieri, , (
o
).