una immagine della chiesa di Medjugorje con la statua della Vergine

Medjugorje

un mistero che ci interpella

Che cos'è Medjugorje

Medjugorje è un piccolo paese della Bosnia, in cui, dal 1981 alcuni ragazzi sostengono di avere avuto delle apparizioni della Madre di Dio.

Si tratterebbe dunque di un fenomeno analogo a quelli di Lourdes (1858) e di Fatima (1917): mentre però a Lourdes la Madonna era apparsa a una sola veggente, Bernadette Soubirous, e a Fatima a tre pastorelli, Giacinta, Francesco e Lucia, e in entrambi i casi per un arco temporale piuttosto ristretto, a Medjugorje invece sarebbe apparsa a sei veggenti, e le sue apparizioni si estenderebbero su un arco temporale a tutt'oggi (dopo più di 40 anni) non ancora concluso.

Il cuore dei messaggi che la Madre di Dio avrebbe comunicato ai veggenti è un invito alla conversione a Dio mediante la preghiera e il digiuno, anche in vista di eventi straordinari e sconvolgenti (i “Dieci segreti”) che dovranno verificarsi. In data che i veggenti conoscono, ma che riveleranno al mondo intero solo tre giorni prima del loro verificarsi.

Opportunità di un discernimento

Chi non è con Me è contro di Me (Mt 12,30)
Chi non è contro di noi è per noi (cfr. Mc 9,39).


Un mio amico dice: io non mi interesso dei 10 segreti, perché la Chiesa non si è pronunciata al riguardo e del resto non si sa nemmeno di che cosa parlino. Un altro dice: a me non importa sapere se le apparizioni di Medjugorje siano vero o false: la Madonna dice di pregare, e io prego!


Anzitutto si dovrebbe rispondere che un fatto del genere (delle presunte apparizioni mariane), da un punto di vista anche se da un punto di vista naturalistico, che escluda il soprannaturale, potrebbe essere un caso di psicolpatologia, ad esempio di isteria collettivateologico non può essere neutrale (né vero né falso). O è vero, quindi è un fatto soprannaturale, o è falso, quindi è un inganno diabolico.

In secondo luogo si può capire che uno dica «io non sono un teologo, né un esperto di apparizioni, quindi non mi pongo il problema di giudicare Medjugorje». Diverso però sarebbe dire: su questo fenomeno è impossibile a chiunque dare un giudizio.

Anche perché, nel caso in cui Medjugorje fosse vero, e quindi fosse davvero la Madre di Dio ad apparire, ignorare programmaticamente quanto Lei ci vuol dire, non sarebbe molto rispettoso nei confronti suoi e di Dio che La manda.

Se poi uno dicesse: «aspettiamo che eventualmente si realizzino i 10 segreti», io direi «nel caso siano veri, e la Madonna ci stia davvero avvisando da più di 30 anni, ci sarà ben una ragione per cui lo ha fatto con tanto anticipo. Ignorare questa sollecitudine, se di questo si tratta, non sarebbe molto rispettoso verso di Lei e verso Dio.»

Quindi non è tempo perso cercare di capire.

Autenticità del fenomeno?

Di diritto rivelazioni del genere sono possibili, come prova la riconosciuta verità di analoghi fenomeni, come Lourdes e Fatima, in passato.

Che ci sia una nuova serie di apparizioni così lunga poi potrebbe essere dovuto alla gravità dell’attuale tornante storico.

Vediamo comunque i motivi pro e motivo contro l’autenticità delle apparizioni di Medjugorje.

Motivi contro

1) Anzitutto qualcuno fa notare come i veggenti si siano sposati e vivano “nel mondo”, a differenza dei veggenti di altre apparizioni mariane, che si erano consacrati verginalmente a Dio. La logica di questa obiezione è che se uno ha avuto una esperienza mistica dell’Invisibile ci si può aspettare che non abbia più molto interesse a “immergersi” nel visibile.

Questa obiezione appare tutto sommato piuttosto debole: è infatti sì una novità rispetto a precedenti casi di apparizioni, che non è però necessariamente indizio di falsità. Anche perché uno dei segni dei tempi, dal Concilio Vaticano II, è che la santità è per tutti, laici compresi: i movimenti ecclesiali sono un segno che una vita di fede intensa non è appannaggio del solo clero o dei soli consacrati.


2) C’è poi una obiezione un po’ più forte, ossia che i veggenti, o almeno alcuni di loro, si sarebbero arricchiti mettendo in piedi realtà commerciali che beneficiano del turismo religioso a Medjugorje.

Tuttavia si potrebbe rispondere che una attività di turismo religioso non è comunque intrinsecamente negativa, come non lo è in generale l’intraprendere e il voler guadagnare, se ciò avviene in modo limpido e onesto. Come mi pare nessuno contesti che avvenga.

Ci sarebbe quindi una reale contraddizione se qualcuno dei veggenti guadagnasse in modo disonesto, approfittando davvero della propria fama, ad esempio scrivendo un libro che sveli i “10 segreti”, o facendo rivelazioni sensazionali alla stampa scandalistica. Ma questo non è accaduto.

Quanto alla presenza di lavoro nero a Medjugorje, sostenuta da Marco Corvaglia, si tratterebbe anzitutto di verificare la cifre da lui fornite, e di sapere se tale pratica sia qualcosa di specificamente legato alle attività di turismo messe in piedi a Medjugorje, o sia un fenomeno diffuso in quelle aree, indipendentemente dalle apparizioni. Non si capisce bene poi se a praticare l'evasione fiscale sarebbero (stati) gli stessi veggenti impegnati in attività di promozione turistica.


3) Un’altra obiezione è che chi segue Medjugorje si allontana dalla normale vita di fede e si apparta in un mondo astratto dalla storia.

Questo è un problema reale, ma potrebbe non concernere le apparizioni in sé stesse, ma il modo di recepirle da parte di alcuni.

Analoga a questa obiezione è quanto argomenta il citato Marco Corvaglia su presunti fenomeni atmosferico-astronomici: si tratta di qualcosa che non risulta sia mai stato indicato dai veggenti come legato ai messaggi mariani; si tratta di qualcosa quindi di dovuto alla patologica esaltazione pseudo-mistica di alcuni pellegrini. La cui responsabilità non può essere attribuita ai veggenti.

Riguardo alla pergamena consegnata dalla Madre di Dio a Mirjana e fatta di materiale “speciale”, Corvaglia dice

«Sarebbe bastato che la commissione vaticana – che è stata in piedi per quattro anni con lo scopo di vagliare la documentazione sulle apparizioni – chiedesse a Mirjana di portare con sé questa pergamena di materiale non esistente sulla terra (lei asserisce che ciò è stato verificato da un altro suo anonimo cugino ingegnere); la si sarebbe esaminata e in quattro e quattr’otto si sarebbe verificato, in maniera schiacciante e definitiva, se i veggenti mentono o dicono la verità. Non lo si è fatto. Evidentemente, non si vuole scoprire la verità. Mi sembra ovvio.»

Ma questa argomentazione non pare reggere: tra i membri della commissione vaticana c'erano anche personalità scettiche sulle apparizioni. Dunque il fatto che non abbiano usato la pergamena per smentire la veridicità dei veggenti potrebbe dimostrare esattamente il contrario di quello che ipotizza Corvaglia.


4) Un altro argomento portato da Corvaglia si rivela a ben guardare un boomerang rispetto alla sua tesi scettica:

"Per capire davvero Medjugorje bisogna capirne gli attori protagonisti e, per fare questo, è necessario acquisire una conoscenza organica e non episodica del loro modo di agire, sempre alla luce del motto di Quintiliano, secondo cui “il bugiardo deve avere buona memoria”. Tanto per fare un esempio, tra i mille possibili, nei primi tempi delle apparizioni due dei veggenti (Vicka e Jakov) dissero di essere stati fisicamente condotti dalla Madonna a visitare paradiso, inferno e purgatorio, parlandone, comprensibilmente, come di un’esperienza che ha segnato la loro vita. Peccato che, come è possibile documentare inconfutabilmente, con il passare dei mesi e poi degli anni, i due abbiano iniziato a fare confusione a un livello sempre crescente, non ricordandosi più correttamente nemmeno l’anno del presunto episodio. Dimenticanze e confusioni che sarebbero normali per episodi insignificanti (o, come nel nostro caso, inventati), non per eventi sconvolgenti e che segnano la vita. Questa è solo una delle ulteriori incongruenze che sono emerse tramite gli studi che ho condotto negli ultimi anni".

Proprio il fatto che ci siano dimenticanze e confusioni dimostra che quello che i veggenti raccontano non è qualcosa di inventato da loro, mentendo: se così fosse si sarebbero ben studiata la cosa e starebbero ben in guardia con quello che dicono. Queste defaillances sono invece sintomatiche di un atteggiamento ingenuo, semplice. E quindi, più probabilmente, veritiero.


5) C’è poi un’altra obiezione, decisamente più forte, anzi potenzialmente decisiva: Medjugorje prefigura degli eventi straordinari, soprannaturali, in seguito ai quali si verificherebbe una immediata e automatica conversione di massa. Miliardi e miliardi di uomini si convertirebbero vedendo questi segni prodigiosi. Ciò sarebbe qualcosa di estraneo alla storia della Rivelazione e al Cristianesimo.

È infatti sì vero che lo stesso Gesù, ad esempio quando moltiplicò i pani e i pesci, attuò un segno che possiamo chiamare spettacolare (collettivo-spettacolare). È vero che anche la morte di Gesù fu accompagnata da eventi straordinari visibili collettivamente. Nell'Antico Testamento non mancano segni “spettacolari”: dalle piaghe d’Egitto alla traversata del Mar Rosso, dalla pioggia di zolfo su Sodoma e Gomorra alla caduta di Gerico. Più recentemente, la conclusione della apparizioni di Fatima fu accompagnata e suggellata da un evento spettacolare: gli strani movimenti del Sole, visti da migliaia di persone alla Cova da Iria. E l’aurora boreale del ’39, che secondo i messaggi di Fatima avrebbe annunciato la catastrofe seguita alla mancata osservanza del richiamo alla conversione, fu un fenomeno visibile da milioni di persone.

Tuttavia tali fenomeni miracolosi, visti da molte persone allo stesso momento, non hanno prodotto automaticamente conversioni di intere società, né si è verificata al loro seguito alcuna instaurazione di un’età dell’oro, di una paradiso sulla terra. La Chiesa del resto ha condannato il millenarismo.

Il “metodo” che Dio ha sempre scelto è infatti quello del rapporto personale, la testimonianza nel quotidiano da persona a persona. La verità cristiana si è sempre diffusa gradatamente e in seguito alla libera adesione personale. Dio non ha mai costretto a credere: avrebbe potuto incarnarsi a Roma, sollevare edifici dell’Urbe col dito di una mano e farli girare come trottole, e incenerire all’istante chiunque lo contraddicesse. Invece ha preferito nascere alla periferia dell’Impero, e lasciarsi mettere in Croce piuttosto che forzare la libertà dell’uomo. Questo rende decisamente improbabile, per non dire impossibile, che Dio cambi metodo adesso.

Quindi se davvero Medjugorje prefigurasse eventi che portassero a una automatica e immediata conversione di miliardi di uomini, risulterebbe ipso facto non credibile. Almeno, così a me sembra.

Rimane però la possibilità che questa sia solo una interpretazione delle apparizioni di Medjugorje. E che si tratti di eventi in continuità con gli eventi straordinari sopra ricordati, che possono sì richiamare l’uomo, ma facendo appello alla sua non manovrabile libertà e senza pretesa di dar luogo a una sorta di Regno millenario.

Motivi pro

1) anzitutto il contenuto dei messaggi di Medjugorje è totalmente, dall’inizio al presente, ortodosso. Mai si è potuto rinvenire, nelle parole attribuite alla Madre di Dio, alcunché di eterodosso, o comunque di incompatibile con la dottrina della Chiesa o la sana ragione.


una foto dei veggenti nei primi tempi

2) I veggenti poi sono caratterizzati da umiltà, semplicità, assenza di contraddizioni nelle loro affermazioni relative alle apparizioni, costanza nelle persecuzioni, sostanziale disinteresse. Pensiamo soltanto, a quest’ultimo proposito, ai proventi che avrebbero potuto incassare rivelando il contenuto dei Dieci Segreti come eccezionale scoop a qualche rivista scandalistica. Da trent’anni “tengono duro” su tali segreti, a dispetto di tantissimi tentativi di farli parlare. Un comportamento che lascia ipotizzare una sostanziale genuinità.


3) il contesto storico infine giustifica pienamente la verosimiglianza delle apparizioni: in perfetta continuità con le precedenti apparizioni (la Salette, Lourdes, Fatima) appare del tutto verosimile che la Madonna, apparsa in aiuto della Chiesa e dell’umanità in precedenti difficili tornanti della storia, appaia ancora, ora che la storia sta imboccando, come la stessa ragione attesta, una strettoia ancor più drammatica, con un sanguinosissimo scontro di civiltà, preannunciato proprio in quella Bosnia, dove è iniziata ad apparire, poco prima dei grandi massacri degli anni ‘90.

Linee di una possibile soluzione

Una possibile linea di impostazione più completa sarebbe quindi quella di distinguere il fatto (delle apparizioni e dei messaggi) dalla recezione (interpretativa e operativa) del fatto.

Il fatto è, con ogni probabilità, soprannaturale.

E tuttavia, come nel caso del Fatto di Cristo, come nel caso cioè della Rivelazione nel suo insieme, il fatto è recepito da un soggetto umano. Il fatto è sì attività e iniziativa del Mistero, che si rivolge a una prevalente passività umana. Ma poi il soggetto umano esercita una attività e una iniziativa per recepire tale Fatto oggettivo, e lì comincia la possibilità che la libertà creata deformi e riduca, non sia insomma del tutto fedele alla Oggettività.

In ogni caso i messaggi mariani, anche se fossero veri e anche se anticipassero eventi straordinari che poi si verificassero effettivamente, sono subordinati all’esperienza quotidiana della fede, vissuta nella fedeltà alla Chiesa e alla storia in cui il Mistero ci ha incontrato. Non devono prendere il sopravvento: sono qualcosa di gerarchicamente inferiore al dogma e alla Scrittura, e in nessun caso possono essere usati contro l’autorità della Chiesa.

la prudenza della Chiesa

«Per fare chiarezza, nel 2010 Benedetto XVI volle una Commissione internazionale d’inchiesta all’interno della Congregazione per la Dottrina della Fede, composta da 17 tra cardinali, vescovi, teologi ed esperti, sotto la presidenza del cardinale Camillo Ruini. I lavori durarono quattro anni alla fine dei quali una relazione conclusiva, mai pubblicata ufficialmente, fu consegnata a Papa Francesco.» (dal sito vaticano Vatican News)

Conclusione

In ogni caso Medjugorje è un aiuto, non un assoluto, e va collocato dentro un contesto di educazione alla fede. L’orizzonte è la Chiesa, luogo di educazione alla fede; dentro (e solo dentro) questo orizzonte ci può stare Medjugorje. Non è Medjugorje che desta e nutre la fede; ma una fede adulta non dovrebbe avere paura di un aiuto ulteriore, non alternativo, ma integrativo. Tanto più se importanti e attendibili indicatori suggeriscono che questo aiuto venga proprio dalla Madre di Dio.